La mastoplastica additiva, o aumento del seno e l’intervento di chirurgia estetica che permette di aumentare il volume delle mammelle mediante l’inserimento di protesi al silicone.

Nel corso di un consulto preoperatorio vengono valutati: lo stato generale di salute, la presenza di eventuali controindicazioni all’intervento, risultati possibili e limitazioni eventuali.

Tra i tanti tipi di protesi ( tonde, anatomiche, lisce, testurizzate, poliuretano, iperproiettate ecc….) il chirurgo in base ai desiderata della paziente e alla situazione preoperatoria, sceglierà quella più idonea.

L’inserimento della protesi può essere effettuato da diversi tipi di accessi: periareolare, sottomammario e ascellare, più raramente ombelicale.

La protesi può essere posizionata in sede diversa: sottoghiandolare, sottomuscolare e parzialmente sottomuscolare.

La mastoplastica additiva può essere eseguita in anestesia locale con sedazione, in regime di day-hospital oppre in anestesia generale con una notte di ricovero in clinica.

La durata dell’intervento varia da un ora a circa 2h in relazione alla tecnica chirurgica scelta.

Il posizionamento di drenaggi in aspirazione potrebbe essere necessario, in tal caso essi verranno rimossi prima della dimissione o qualche giorno dopo a seconda dei casi.

Il dolore praticamente assente in caso di impianto sottoghiandolare può essere più importante negli impianti parzialmente sottomuscolari o sottomuscolari totali, ma facilmente controllabile con una adeguata terapia antidolorifica.

Una medicazione compressiva verrà applicata per la prima settimana postoperatoria e verrà poi sostituita con un reggiseno contenitivo che deve essere indossato giorno e notte per almeno un mese e mezzo.

Non ci sono punti da togliere, le suture sono eseguite in materiale riassorbibile.

Per i primi 3-4 giorni dopo l’intervento è opportuno non svolgere attività impegnative, dopo una settimana lapaziente può ricominciare a guidare e dopo 6 settimane torna a una vita normale.

Le vie di accesso maggiormente utilizzate nella chirurgia di aumento del seno sono dall’areola o dal solco sottomammario.Le incisioni sono poco visibili in quanto rimangono nascoste, rispettivamente, nel solco sottomammario o lungo il contorno dell'areola.

L’esposizione solare è permessa dopo un mese e mezzo

RISCHI E/O COMPLICAZIONI
L’intervento comporta i rischi normali di tutti gli interventi chirurgici in generale ( emorragia, ematomi, necrosi cutanea, alterazioni permanenti della sensibilità, asimmetrie).

Rischi specifici sono: la cosiddetta contrattura capsulare (o "rigetto della protesi") che deriva dalla reazione dell'organismo all'introduzione di un corpo estraneo e consiste nella formazione di una "capsula" più spessa e più densa della norma tutto intorno alla protesi che può, col tempo, provocare dolore e compromettere il risultato estetico dell'intervento. Raramente si possono verificare infezione, ipersensibilità o iposensibilità dell'areola o del capezzolo, dislocazione della protesi o formazione di pliche cutanee intorno all'impianto.